Comportamento
Spesso la relazione con il nostro animale può essere un problema. Le criticità che si possono incontrare sono di vari tipi e hanno diverse origini, dal vissuto dell’animale ai problemi di comunicazione. In moltissimi casi le persone e i loro pet si adattano alla situazione, senza sapere che c’è sempre la possibilità di un cambiamento che permette di costruire una relazione serena e felice per entrambi. Questo vale non solo per i cani, ma anche per i gatti, i conigli e i furetti.
Attraverso sessioni di coaching mirate alla coppia persona – pet, è possibile realizzare un miglioramento significativo della relazione e ottenere maggior complicità e sincronia tra di loro e in famiglia. Non è necessario vivere quotidianamente situazioni di stress a causa dei comportamenti indesiderati del proprio animale. Oggi abbiamo gli strumenti per ottenere dal nostro amico a 4 zampe la collaborazione e il comportamento che desideriamo; servono solo impegno, costanza, e un coach competente e appassionato a cui affidarsi.
La mia Vision è che ognuno possa vivere in armonia con il proprio animale e godere di tutti i benefici che questi esseri speciali apportano alla nostra esistenza, attraverso una relazione basata sul rispetto reciproco, la fiducia e l’amore.
La mia Mission, quale vostro coach, è guidavi nella gestione dell’animale passo per passo, ponendo al centro entrambi gli elementi della coppia. Ecco perché mi definisco un coach relazionale per animali da compagnia.
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Educazione
L’educazione del cane
L’arrivo di cucciolo in famiglia: 4 piccole regole per una felice convivenza
L’educazione del cucciolo risulta più efficace se basata su:
- Premiare il cucciolo quando fa la cosa giusta (con “bravo” seguito da un premio in cibo).
- Ignorare e mai punire il cucciolo che sbaglia. Se prende in bocca qualcosa di indesiderato dirgli “NO” e dargli un’alternativa a quella cosa (un gioco da poter mordere) = baratto.
Esempio: per insegnargli a fare i bisogni fuori è necessario portarlo fuori spesso (in particolare ogni volta che si sveglia) e premiarlo quando li fa fuori, mentre se li fa dentro o lo si ignora o lo si prende in braccio e lo si porta fuori (quando lo si coglie sul fatto).
Il cucciolo tra i 2 e i 4 mesi (e per tutto il primo anno di vita) dovrebbe fare più esperienze possibili, e poter quindi socializzare con:
- Diversi cani (possibilmente di diverse età e taglie) in modo da imparare a comunicare e giocare con i suoi simili.
- Diverse persone, oltre ai componenti della famiglia (bambini, anziani, persone alte, …).
- Diversi ambienti, quindi non solo il parco, ma anche la città, il mercato, i centri commerciali, la stazione, ecc.
Senza dimenticare l’importanza di portarlo in auto ed eventualmente anche in autobus o in treno.
È fondamentale ricordare che un cucciolo è come un bambino di tre anni, e deve conoscere il mondo, altrimenti in futuro ne avrà paura. Ciò potrà poi rappresentare un problema per un cane che deve vivere in una società come la nostra. In tutti e 3 i punti sopracitati, è importantissimo che il cucciolo marchi positivamente la nuova esperienza, bisogna quindi associarli sempre ad un premio in cibo (a qualcosa di piacevole).
Fin dal primo giorno è bene impostare alcune regole di gestione al cucciolo. In questo modo gli si forniscono degli indizi così che comprenda qual’ è il suo ruolo all’interno del “Gruppo-Famiglia” (lui non può essere il coordinatore del gruppo).
- CIBO: il cucciolo 3 volte al giorno riceve la sua ciotola con il pasto, che viene lasciata a terra per 10 minuti e poi viene tolta (non deve poter mangiare quando vuole lui).
- LUOGO di RIPOSO: il cucciolo deve avere un suo posto in cui poter riposare che sia scelto dal proprietario, evitando le zone centrali della stanza e quelle di passaggio (andrà poi premiato ogni volta che spontaneamente si metterà nella cuccia, per educarlo alla calma).
- INTERAZIONI: anche se è non molto semplice, il cucciolo non andrebbe considerato tutte le volte che chiede attenzione. Quando si mette tranquillo e non considera il proprietario, quello è il momento per chiamarlo ad interagire/giocare con lui.
- AL GUINZAGLIO: è importante insegnare al cucciolo a non tirare, perché è il proprietario il “coordinatore”, quindi è lui che decide in quale direzione andare e a quale velocità.
N.B.: inoltre, a partire dai 4 mesi d’età, è necessario abituare il cucciolo a stare anche a casa da solo (prima solo 10 minuti, poi mezz’ora, poi di più, ecc.), altrimenti dopo potrebbe non riuscire a farlo.
Il gioco è uno strumento importante per lo sviluppo del cane. Facendogli fare giochi diversi, gli si forniscono nuove competenze, e di conseguenza lo si rende “più intelligente”. Un cane può essere capace non solo di andare a prendere la pallina e riportarla, ma anche di metterla in un cestino, oppure di portare una borsa. Basta insegnarglielo con un gioco.
A questo proposito consigliamo un libro ricco di giochi da fare con il proprio cane. L’obbiettivo è di avere a fianco un compagno che sa fare tante cose, e può quindi essere ancora più partecipe nella vita di tutti i giorni. Di fatto il cane è un animale sociale, e se può collaborare con il gruppo è più felice.
Libri Consigliati:
“GIOCARE CON IL CANE” di C. Sondermann, Ed. De Vecchi
“DIZIONARIO BILINGUE cane” di R. Marchesini, Ed. Sonda
L’educazione del gatto
Per fare in modo che l’arrivo del gatto in famiglia sia un successo
Il gatto è un cacciatore di piccole prede, di conseguenza mangia piccole quantità diverse volte al giorno (anche 10 o più). Dovrebbe avere sempre i croccantini a disposizione, mentre l’umido è a discrezione del proprietario.
I gatti hanno bisogno di giocare e di fare attività fisica. Un gatto che esce trova da solo il modo di soddisfare questa esigenza, in particolare attraverso la caccia. Per un gatto che vive unicamente in appartamento bisognerebbe arricchire l’ambiente appositamente per lui, attraverso graffiatoi, giochi e strutture per arrampicarsi. Esistono diversi libri e siti internet con moltissimi consigli per rendere un appartamento idoneo al gatto, ecco 2 esempi:
- Libro: 50 giochi con il tuo gatto, di Jackie Strachan
- Hauspanther.com (sito internet per trovare strutture per i gatti)
Un consiglio per i gatti che vivono esclusivamente in appartamento sarebbe di prendere un secondo gatto con cui giocare. Questo però andrebbe fatto entro i primi 6 mesi di vita del gatto, perché più tardi potrebbe non accettare il nuovo compagno (i gatti sono animali molto territoriali).
Il gatto è un animale molto pulito, fin da piccolo impara presto l’uso della lettiera e ricopre i suoi escrementi. Un gatto che vive in appartamento necessita due lettiere (numero di gatti +1 lettiera), perché amano urinare in un posto e defecare in un altro. Queste devono essere spaziose e con uno strato di sabbia sufficientemente alto da permettergli di ricoprire gli escrementi.
Le cause di comportamenti eliminatori inappropriate possono essere diverse, ed è necessaria una consultazione con il veterinario per individuarle e risolvere il problema.
I gatti sono animali crepuscolari. Normalmente dormono tra le 15 e le 18 ore al giorno.
È importante che abbiano a disposizione una vasta scelta di luoghi tranquilli, dove possano sentirsi a proprio agio e sonnecchiare per ore.
I gatti possono essere solitari oppure gregari, dipende da come hanno vissuto quando erano cuccioli. Inoltre, quelli abituati a vivere con le persone, hanno bisogno di stare a contatto con i loro proprietari. Alcuni felini soffrono la mancanza del padrone quando questo va in vacanza, e lo possono anche manifestare attraverso comportamenti anomali (per esempio lesioni da leccamento, eliminazioni inappropriate, ecc.).